Sembra strano che in una città ricca di storia come Napoli non ci sia una accertata tradizione di ricamo particolare per stile, tecnica o soggetto né una produzione di merletti di pregio specifica del territorio. Certo, la memoria riporta alla bravura delle donne di Procida, particolarmente esperte nel ricamo in oro con cui arricchivano i loro abiti tradizionali e a quelle della penisola sorrentina. Ma nulla sembra contraddistinguere una produzione napoletana. Mi sono dunque divertita a immaginare di crearla, questa storia che non c'è. E a ricamare su piccole tende a vetro Pulcinella e Colombina che danzano un’aerea tarantella e profili di personaggi tratti da maioliche napoletane del rinascimento, provando a catturare con il punto arazzo i loro stupendi colori.